Lunghe code anche nei seggi della provincia di Como a causa del nuovo tagliando antifrode che ha allungato ovunque le procedure di voto. Gli elettori, in precedenza, hanno sempre imbucato personalmente le schede elettorali. Ieri non è stato così. Il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale, ha imposto infatti un’attenzione in più.
Ogni scheda consegnata ieri era fornita di un tagliando con un numero di serie, che il presidente di seggio si è annotato prima di dare la scheda all’elettore. Dopo aver votato e piegato la cartella elettorale, il cittadino ha dovuto riconsegnarla al presidente di seggio, che ha verificato se il numero annotato prima della consegna fosse lo stesso e ha poi staccato il tagliando e imbucato la scheda. Una scelta volta a rafforzare la regolarità del voto ed evitare tentativi di manipolazione. Scelta che però ha provocato rallentamenti nelle procedure e affollamenti ai seggi. Se alcuni cittadini hanno detto di aver impiegato soltanto 5 minuti per votare, altri hanno riferito di aver aspettato oltre 40 minuti. Difficoltà si sarebbero riscontrate anche per le tre maxi schede, che alcuni avrebbero faticato a ripiegare nel modo corretto, e per le differenti regole di voto tra le elezioni politiche e regionali.
Sono stata tra gli scrutatori in questa tornata elettorale. Nella nostra sezione, la più popolosa del nostro comune (che non è citato nell’articolo), sono passati più di ottocento elettori. Facendo entrare in successione le persone, registrando i loro dati e i codici del tagliando di ogni loro scheda dettati dal Presidente, e dovendo, mentre già si registravano i nuovi arrivati, riprendere sul registro i nomi dei precedenti che avevano già votato per ricontrollare i codici (per poter finalmente staccare i tagliandi delle loro schede), occorreva tenere a mente 4/5/anche 6 persone contemporaneamente. Per poterlo fare, mettevamo dei cartoncini segna-pagina nei registri.
Facendo ciò però il flusso è continuato quasi sempre velocemente e non ci sono state assolutamente file come quelle mostrate dai media. Il picco di attesa è stato di 15 min nell’ora di punta (d’altronde, alle 12, come ogni tanto, c’erano i conteggi che richiedono lo stop d’ingressi). Purtroppo in altri seggi (ma non tutti) sempre del nostro comune le file interminabili (ore su ore) sono state una triste quanto assurda realtà.