Torna l’incubo maltempo nel Lecchese. Una valanga di fango e detriti ha sommerso Casargo, in alta Valsassina: 146 le persone evacuate, tra residenti e turisti, che hanno trascorso la notte nel centro alberghiero della località. È emergenza dopo il violento nubifragio che ieri sera si è abbattuto sulla provincia di Lecco: smottamenti, frane e esondazioni hanno causato enormi danni. Travolte, dal fango e dai detriti, decine di auto parcheggiate, così come sono state inondate alcune abitazioni e attività. Irraggiungibili anche alcuni alpeggi che si trovano tra Casargo, Margno e Premana: bloccati alcuni allevatori con centinaia di capi di bestiame.
“In questa estate segnata da temperature bollenti ed eventi estremi – spiega la Coldiretti – la Valsassina è stata più volte al centro di forte maltempo che ha provocato danni a centri abitati, pascoli, coltivazioni e strade”. Intanto in tutta la zona sono impegnate decine di squadre di volontari della Protezione civile, dei vigili del fuoco, carabinieri, Soccorso alpino. Si lavora per liberare le strade dai detriti, riaperta la provinciale 67 chiusa ieri sera al transito a causa di una frana e per limitare al massimo gli effetti di ulteriori eventuali precipitazioni. Lo stato d’allerta rimane alto in tutta la Valsassina e la Valvarrone oltre che nei centri dell’alto ramo lecchese. Si tratta di zone già colpite dal maltempo che si è verificato nelle ultime settimane. Esprime solidarietà alla comunità lecchese il presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana: “Gli uffici regionali e i volontari di Protezione civile sono al lavoro per riportare la situazione al più presto alla normalità – dice il governatore lombardo – Discorso che, ovviamente, vale per tutte le altre zone della Lombardia colpite dal maltempo di queste ultime ore”.