Il consiglio comunale di Como ha bocciato durante la notte, dopo un dibattito di cinque ore, la vendita dell’8,25% di azioni Acsm-Agam al gruppo A2a.
Acsm-Agam è la società multiutility nata dalla fusione delle ex municipalizzate di Como e Monza (Acsm e Agam) che distribuisce gas e acqua e gestisce impianti di incenerimento rifiuti: Como detiene il 24,8% delle azioni. La cessione di una quota dell’8,25%, unita alla cessione di circa il 7% da parte dell’altro socio pubblico, il Comune di Monza, avrebbe consentito ad A2a, che è già socio di Acsm Agam al 23,9%, di arrivare – una volta acquisite altre azioni minoritarie – a controllare la maggioranza della società.
La delibera approvata dalla Giunta di centrosinistra, in Consiglio ha ottenuto 16 voti favorevoli e 16 contrari e, come prevede il regolamento del Comune di Como in caso di parità, è stata respinta. Contro il provvedimento hanno votato anche cinque consiglieri di maggioranza (Luigino Nessi e Celeste Grossi di Paco-Sel, Gioacchino Favara e Raffaele Grieco, Pd, Eva Cariboni di Amo la mia città).
Determinante l’arrivo a sorpresa di Sergio Gaddi (Forza Italia), rientrato apposta da Dubai, con il suo voto si è arrivati in parità. Unica assente, ieri sera, Roberta Marzorati di Per Como.