Le immagini sono forti e descrivono con precisione la violenza e la sicurezza con cui agivano ogni volta. All’alba di oggi i Carabinieri di Cantù hanno fermato tre rapinatori dopo una lunga serie di colpi.
Le misure cautelari sono state emesse dal tribunale di Como dopo un mese di indagini coordinate con i mimlitari di Fino Mornasco.
La banda, spiegano, è al centro di una serie “ininterrotta di rapine commesse con armi e con violenza nelle provincie di Como e Varese”.
L’inchiesta è partita a inizio settembre, dopo una rapina ai danni della tabaccheria “Bellò” di Cassina Rizzardi.
I banditi avevano aggredito il titolare con il calcio della pistola ferendolo gravemente alla bocca. Le prime indagini hanno permesso di risalire all’auto con cui i rapinatori erano fuggiti: una Fiat Uno, poi risultata rubata a Casnate con Bernate.
Ne sono seguite intercettazioni telefoniche, analisi dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati, istallazione di sistemi GPS sulle auto dei criminali. Settimane di lavoro in cui i carabinieri “hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza” per cinque rapine (di cui una tentata) commesse
tra settembre e ottobre. (Tabaccheria di Cassina Rizzardi il 05 Settembre, dell’Eurospin di Malnate (Va) il 27 Settembre, della Sala Slot “Vincere” di Olgiate Comasco il 28 settembre, dell’Eurospin di Villa Guardia e della tentata rapina al Carrefour di Varese il 14 ottobre). Le indagini non si sono chiuse: gli investigatori stanno verificando altri episodi simili.
Diversi i reati contestati a vario titolo ai malviventi: “furto aggravato, lesioni personali, danneggiamento, ricettazione, porto abusivo d’arma da fuoco”.
Il gruppo, tra l’altro, rubava vecchie autovetture con cui effettuava sopralluoghi nella zona dell’obiettivo prescelto, poi agiva ”con fermezza e, a volte violenza, a mano armata e con volti travisati”. Le auto poi venivano abbandonate e incendiate in zone boschive
Uno dei tre, attualmente in cella per rapina nel carcere di Busto Arsizio, “approfittava dei frequenti permessi premio concessigli dal tribunale di sorveglianza di Varese per partecipare ai colpi”.
Gli altri due sono stati portati al Bassone di Como.