Nuovo passo avanti verso la nascita della grande multiutility pedemontana, che vedrà tra i soci Acsm-Agam e dunque anche il Comune di Como. Alla fine dell’operazione di aggregazione, Palazzo Cernezzi dovrebbe arrivare a detenere una quota del 9,61%, ma la nuova società sarà di fatto controllata e guidata dal colosso A2A, nato dalla fusione della milanese Aem con la bresciana Asm, che sarà proprietario del 38,91% del capitale.
Oggi, in seguito alle approvazioni del progetto di partnership industriale da parte dei consigli di amministrazione delle varie società coinvolte sono stati sottoscritti i documenti contrattuali che disciplinano il piano. «I Comuni azionisti delle realtà coinvolte nel progetto di aggregazione – spiega la nota congiunta diffusa ieri dalle società interessate – aderiranno a tali accordi e sottoscriveranno i relativi documenti contrattuali solo successivamente all’approvazione definitiva da parte degli organi competenti, prevista entro il 12 marzo 2018».
Prima, dunque, dovranno esprimersi le assemblee dei soci delle multiutility coinvolte nel piano di aggregazione, poi sarà la volta delle amministrazioni comunali che figurano tra gli azionisti, tra le quali anche Palazzo Cernezzi. Il processo di aggregazione prevede la fusione per incorporazione in Acsm-Agam delle società A2A Idro 4, Aspem, Aevv, Aevv Energie, Lario Reti Gas e Acel Service. La nuova società si chiamerà ancora Acsm-Agam, ma sarà una realtà completamente diversa da quella attuale, a partire dal controllo che sarà saldamente nelle mani di A2A senza dimenticare il fatturato, che raggiungerà i 421 milioni di euro, e i dipendenti, che saranno più di 800.