Dalle oltre 300 presenze di alcuni mesi fa, alle 197, di cui 19 provenienti da sbarchi, registrate lo scorso 26 gennaio. Secondo il bilancio tracciato dalla Caritas di Como dopo oltre due anni dall’apertura del Centro permanenza temporaneo di via Regina, il numero di migranti ospitati sarebbe sensibilmente diminuito. Nelle ultime settimane, il dato medio del Centro, gestito da addetti del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana con la supervisione della Prefettura di Como, è stato di 95 uomini, 35 donne e 30 minori accompagnati e non. La Prefettura si sta impegnando affinché i minori non siano presenti al campo per troppo tempo. L’obiettivo è quello di prestare loro aiuto per alcuni adempimenti per poi indirizzarli nei vari Centri di accoglienza operanti sul territorio. Cambiato sensibilmente anche il numero dei “transitanti”, coloro che sono arrivati a Como con l’intenzione di lasciare la città in breve tempo, che da 40 sono passati a 178. Questi, mentre in una prima fase giungevano al campo con l’intenzione di varcare il confine svizzero per raggiungere i Paesi del Nord Europa, oggi arrivano a Como per fruire dell’assistenza, anche legale e amministrativa che non trovano in altre città italiane. Gli ospiti, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, provengono in prevalenza da Eritrea, Somalia e Nigeria. Rispetto ai mesi “caldi”, che hanno visto il Centro completamente occupato, ad oggi quindi la presenza nei 50 moduli abitativi è ridotta. In questo periodo dell’anno, però, il calo è anche fisiologico. Si è infatti già ipotizzato un aumento delle presenze con l’inizio della primavera.