Campione d’Italia attende ancora il commissario straordinario che dovrebbe riaprire il casinò e intanto sogna di trasformarsi in una Criptovalley, una culla di aziende e startup innovative.
Il decreto per la nomina dell’atteso commissario sarebbe da giorni sul tavolo del premier Giuseppe Conte, ma non ci sono al momento certezze sul momento della firma e quindi sul possibile avvio del lavoro per far ripartire la casa da gioco.
Nell’attesa, sembra riscuotere interesse il progetto di trasformare l’enclave italiana in Ticino in una Criptovalley. Sarebbero già una decina gli imprenditori interessati. L’idea, sostenuta dai deputati del Movimento 5 Stelle di Como e Varese, Giovanni Currò e Niccolò Invidia, punta alla creazione di un ecosistema per aziende e startup basate sulle tecnologie emergenti blockchain. Tecnologie che in Svizzera hanno già avuto importanti riscontri economici e occupazionali. Il progetto in questione prevede l’utilizzo di spazi privati e pubblici per ospitare, già dai prossimi mesi, aziende che operano nel settore blockchain e che sarebbero incentivate a stabilirsi in una cornice di fiscalità agevolata, con caratteristiche sia svizzere che italiane.
<L’interesse è stato fin da subito molto forte – spiega Giovanni Currò – Sono soddisfatto. Sono già almeno 5 gli imprenditori che hanno deciso di spostarsi a Campione d’Italia. Si tratta in prevalenza di imprenditori italiani che operano in Svizzera, intenzionati a tornare in Italia. E hanno interesse a sviluppare i loro progetti, fatti in Svizzera, da questa parte del confine>.
La new economy potrebbe diventare la molla per il rilancio dell’economia di un territorio ormai allo stremo. Una comunità in ginocchio. <Le aziende che certamente andranno a Campione porteranno con sé una trentina di dipendenti – conclude Currò – L’obiettivo è di raggiungere le 50 presenze di imprenditori sul territorio. I contatti proseguono e l’operazione sembra riscuotere consensi>.