Sospesi i lavori all’asilo Sant’Elia. Il motivo: “l’improprietà di alcune lavorazioni” che si sarebbero verificate durante la fase di manutenzione e che riguardano in particolare i graffi comparsi sulle vetrate della scuola. La decisione di fermare i lavori sarebbe scattata a margine del sopralluogo di questa mattina da parte dei dirigenti e dei tecnici comunali assieme agli esponenti della Soprintendenza. “Visto il sopralluogo del 30 settembre e delle successive analisi, il Comune ha sospeso cautelativamente il cantiere considerata l’improprietà di alcune lavorazioni, di concerto tra il dirigente e il direttore lavori e avvertita anche la Sovrintendenza”, ha spiegato il dirigente ai Lavori Pubblici di Palazzo Cernezzi, Andrea Pozzi. “Seguiranno le procedure successive necessarie ad individuare il tema e le modalità di risoluzione – continua il dirigente di Palazzo Cernezzi – che sono in carico esclusivamente al Comune di Como e saranno sempre attuate di concerto con gli enti competenti, in particolare e soprattutto con la Soprintendenza di Milano”.
Nei giorni scorsi a contestare la qualità dei lavori era stato Attilio Terragni, pronipote dell’architetto Giuseppe Terragni cui si deve il monumento di via Alciato, che su Facebook aveva postato una serie di scatti relativi proprio ai vetri graffiati e annunciato una raccolta firme. Il Comune non è stato colto alla sprovvista, e probabilmente, già prima dello sfogo sui social dell’architetto, aveva avuto modo di verificare l’andamento dei lavori e di accorgersi di come erano state eseguite determinate manutenzioni, in particolare quelle che hanno riguardato le vetrate dell’asilo. L’iter è però diverso. Il Comune come ente pubblico deve seguire necessariamente altre strade, peraltro già avviate, imposte dalla legge e i tempi in questo caso sono più lunghi.
“Condivido pienamente quanto svolto dagli uffici, lavoriamo di intesa con la Soprintendenza e nessun altro – dice l’assessore ai Lavori Pubblici di Como, Vincenzo Bella – Ogni cittadino può certamente dire e segnalare eventuali problemi e anomalie, ma anche noi abbiamo interesse a rispettare il patrimonio della città. Se c’è qualcuno che ha commesso degli errori di sicuro ora è chiamato a correggerli”.