Per una visita dermatologica, l’attesa indicata sul sito dell’Ats Insubria varia da un solo giorno a Villa San Giuseppe fino a 139 a Olgiate Comasco, passando dai 44 giorni del poliambulatorio di via Napoleona. Per una risonanza magnetica dell’addome, l’indicazione va dai 5 giorni di Erba agli 82 del Valduce. Per la Tac si può andare in un giorno al Cof di Lanzo oppure attendere 52 giorni per il Synlab di Como. Per un intervento programmato per la cataratta, al Sant’Anna l’attesa è di 6 mesi.
Il tema dei tempi di attesa è da anni uno dei problemi maggiori della sanità comasca e lombarda e chiunque si è trovato almeno una volta a fare i conti con l’impossibilità di ottenere in tempi brevi una visita o un esame specialistico. Ieri, il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera hanno annunciato lo stanziamento di risorse mirate per tagliare le liste d’attesa e hanno imposto a tutti i direttori degli ospedali lombardi di intervenire nel 2020 per ridurre le attese per i pazienti.
Impegnativa del medico alla mano, il paziente rischia spesso di dover intraprendere un percorso a ostacoli per riuscire a fissare un appuntamento. La prima difficoltà è capire a chi rivolgersi. Perché, se è vero che da anni è attivo il call center regionale 800.638.638, è altrettanto vero che non tutte le strutture sanitarie affidano le agende al numero verde della Lombardia. Addirittura, in molti casi, fanno affidamento al centralino regionale per alcune prestazioni e per altre no. Capita così che, dopo aver chiamato il numero verde, il paziente si trovi a dover telefonare a una struttura dopo l’altra per cercare di ottenere un appuntamento.
Ad aumentare la confusione spesso ci pensano i codici di priorità, indicazioni pensate per agevolare l’accesso in caso di urgenza che pure spesso diventano paradossalmente un ostacolo per la prenotazione quando un’azienda ospedaliera non è in grado di rispettare i tempi indicati dal medico di base o dallo specialista.
Aiuta poco, in molti casi, anche affidarsi alla rete. I portali di Regione, Ats Insubria e Asst Lariana hanno tutti una sezione dedicata ai tempi d’attesa. Peccato che le indicazioni spesso non coincidano l’una con l’altra oppure non risultino aggiornate o in linea con quello che poi è il tempo reale che viene indicato quando si passa effettivamente alla prenotazione.