“Un quadro certo impegnativo ma non tale da prospettare situazioni limite”. Il giorno dopo il vertice urgente convocato a Palazzo Cernezzi per fare il punto sui continui guasti alla rete del teleriscaldamento, i vertici della società che gestisce il servizio chiariscono la situazione e fanno riferimento apertamente a una serie di problemi complessi, ma senza parlare di emergenze.
Le continue perdite che ormai da alcune settimane creano problemi in diverse zone della città di Como servite dal teleriscaldamento hanno reso necessario un faccia a faccia con il Comune per valutare eventuali interventi, in collaborazione anche con la protezione civile, in caso di emergenza. Alla riunione hanno partecipato, con i responsabili di Comocalor, il sindaco Mario Landriscina e alcuni assessori, oltre ai tecnici.
“Nel vertice in Comune abbiamo fatto il punto della situazione” ha dichiarato l’amministratore delegato di Comocalor, Fabio Fidanza – Abbiamo condiviso le possibili evoluzioni di un quadro certo impegnativo ma non tale da prospettare situazioni limite”.
La riunione sarebbe servita appunto per valutare e definire come intervenire se si verificassero problemi che potrebbero limitare o compromettere l’erogazione del servizio in qualche zona del capoluogo servita dalla centrale del teleriscaldamento.
“L’azienda interviene sulle perdite in maniera sistematica e puntuale – fanno sapere ancora da Comocalor – le opere più articolate saranno pianificate alla fine della stagione fredda, in modo da contenere i riflessi sulla continuità di prestazione o comunque attuate mediante l’attivazione di forniture di riserva, cioè senza interrompere l’erogazione del calore”.
Nella giornata di oggi sono stati avviati nuovi interventi nelle vie Salardi e De Simoni, nel quartiere di Camerlata. “Per consentire una corretta e rapida esecuzione – hanno fatto sapere da Comocalor – per tutta la durata dell’intervento è indispensabile interrompere temporaneamente la somministrazione di calore. Salvo imprevisti la conclusione avverrà entro la giornata”.