Nelle delicate ore che seguono la pubblicazione del decreto del presidente del Consiglio per contrastare la diffusione del coronavirus nel quale, di fatto, la zona rossa viene allargata alla Lombardia e ad altre 14 province, tra le prime questioni da affrontare si pone quella dei frontalieri.
I contatti tra le autorità svizzere e italiane sono costanti e una prima risposta arriva dal senatore del Pd, Alessandro Alfieri, membro della commissione permanente Affari esteri, con un post su Facebook.
Di seguito il testo.
“Nelle delicate ore notturne che sono seguite alla firma del Decreto del Presidente del Consiglio sull’emergenza coronavirus ho subito lavorato affinché i ministeri degli esteri di Roma e Berna si parlassero per chiarire le conseguenze del provvedimento sui lavoratori frontalieri. Grazie a questa interlocuzione è stato chiarito che i nostri frontalieri che non possono utilizzare il telelavoro o le modalità di smart working potranno recarsi quotidianamente al lavoro oltreconfine, rientrando nella fattispecie delle “comprovate esigenze lavorative”. Abbiamo inoltre chiesto alle autorità ticinesi di mettere in campo iniziative simili a quelle italiane per promuovere e facilitare le modalità di lavoro da casa anche nel Canton Ticino. Registriamo positivamente, anche alla luce dell’importanza per la Svizzera dell’opera dei nostri frontalieri, che a Bellinzona si sta lavorando in questa direzione”.
L importante e lavorare lavorare e lavorare.io da siciliano trapiantato in Lombardia mi sdegna sentir dire e vedere metter in pericoli le persone da dovunque essi vengano.solo per aiutare la economia e le banche a fare solo più soldi.ora il povero resterà sempre più povero ed indebitato ed il ricco sempre più ricco.sospensione delle bollette,come le zone terremotate del centro Italia?bella fregatura sempre e solo i nostri così detti cari politici Ann trovato la soluzione.farco pagare dopo quando tutto sarà finito e saremo con l acqua all gola.grazie governo di pagliacci.ricordate italiani a febbraio dicevano nessun pericolo per la Italia ed ora siamo tutti in rosso come la propaganda comunista che stanno facendo in cona,dicendo che loro sono i migliori.prima propagano il virus a livello globale e poi si tingono come eroi.iyaliani le palle ricordiamo chi siamo e tutto ciò che abbiamo passato in secoli di guerre e fame.forza italiani e