“I diritti e la tutela dei bambini, soprattutto nella fascia di età 0-6 anni, sono stati completamente ignorati nell’agenda della fase 2”: questo il grido di allarme lanciato attraverso una petizione su Change.org da un gruppo di genitori della città e della provincia di Como al sindaco Mario Landriscina. “La nostra esperienza – scrivono le mamme e i papà – ci dimostra che bonus baby sitter e congedi parentali sono misure totalmente insufficienti e inadeguate, che ci costringeranno a coinvolgere i nonni nella cura dei nipoti. Questa soluzione finisce per esporre a gravi rischi la categoria maggiormente suscettibile alla malattia. Iniziamo a riscontrare danni psicologici di varie entità sui minori, – scrivono i genitori – ferite e paure causate da questa separazione dalla realtà”. Le mamme e i papà comaschi offrono degli spunti su cui costruire un programma di ripartenza per i bambini. “Per la fascia 2/6 anni – scrivono nella petizione – è necessario organizzare attività educative all’aria aperta, che potrebbero essere svolte nei giardini di nidi e materne, nei parchi comunali e anche collaborando con oratori e società sportive cittadine. Per i remigini del nido e della materna, organizzare alcuni momenti di saluto e visita alle nuove scuole, accompagnati a piccoli gruppi dall’educatrice in uscita di riferimento. Per la fascia 6 mesi/2 anni, si potrebbero organizzare momenti di psicomotricità a piccoli gruppi o laboratori musicali aperti anche alle mamme e alle babysitter oppure attività di manipolazione che non comportino scambi di oggetti. Per tutto questo, – concludono le mamme e i papà – è necessario realizzare un corposo piano di assunzioni e incentivare stage e tirocini. Chiediamo infine un supporto economico concreto ad asili nidi e scuole dell’infanzia per scongiurarne la chiusura”.