Il Referendum costituzionale dello scorso 20 e 21 settembre ha visto la vittoria del sì con il 68% delle preferenze in provincia e il 61% nella città di Como.
I parlamentari, dalla prossima legislatura, passeranno da 946 a 600: da 630 a 400 i deputati, da 315 a 200 i senatori.
Nel capoluogo lariano, dove il risultato alle urne è stato più equilibrato rispetto al dato provinciale, chi ha votato “sì” lo ha fatto soprattutto per il taglio alla spesa pubblico, mentre il fronte del “no” intendeva difendere la rappresentatività in parlamento.
“Per quanto mi riguarda tutto meglio, si risparmiano soldi e tante persone andranno via, quindi meglio così” commenta un abitante del capoluogo lariano, a cui fa seguito una concittadina: “No, le cose come sono non vanno bene, quello è chiaro, però più rappresentanti ci sono, si spera siano onesti, direi che è meglio”.
Tra le vie del centro, non manca chi si è astenuto dal votare: “Han fatto un gioco, “vengo di qui, io sto con te” e non mi è piaciuto. Ho preferito astenermi. Adesso vediamo i risultati, speriamo che stiano coesi e ci tirino fuori da questa situazione. Speriamo in bene”.