CNA Lombardia prevede che, con le nuove restrizioni del Dpcm entrato in vigore il 24 ottobre, i ricavi di bar, ristoranti, ma anche di tutta la filiera dei fornitori, caleranno del 70%. Tempi duri anche per chi opera nel settore della fotografia. Le attività fotografiche, che hanno la loro ragione d’essere nel rappresentare grandi celebrazioni come matrimoni, concerti, manifestazioni sportive, eventi legati al mondo della moda o incontri culturali, sono rimaste sostanzialmente ferme.
<<Tutti i fotografi – afferma Antonio Barrella, portavoce dei fotografi CNA – hanno dovuto continuare a pagare le utenze, gli stipendi di dipendenti e collaboratori e le spese base di manutenzione degli studi e dei locali dove prestano la propria attività professionale, a fronte di un fatturato più che dimezzato e in parecchi casi, anche praticamente annullato>>.
Gli aiuti previsti per i mesi di marzo e aprile sono stati rilasciati solamente ad alcuni fotografi. I professionisti che, invece risultavano iscritti contemporaneamente all’INPS come artigiani e ad una cassa professionale privata, pur versando i contributi, non hanno avuto diritto a tale indennità. Pe questo motivo, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa di Como, Lecco e Monza chiede di estendere il contributo a fondo perduto anche a chi opera in questo settore.