L’ospedale Sant’Anna di Como è stato individuato dalla Regione Lombardia come centro per l’assistenza anche a donne gravide, o che hanno appena partorito, Covid positive.
“L’aggravarsi della situazione pandemica ha comportato l’attivazione di altri Centri di riferimento – osserva Paolo Beretta, primario di Ostetricia e Ginecologia del Sant’Anna – A favore nostro hanno giocato i dati di qualità assistenziale che caratterizzano la nostra sala parto e la disponibilità di tutte le competenze multispecialistiche necessarie per la gestione della mamma e del neonato in caso di malattia”.
In base alla nuova indicazione sono stati previsti, per le pazienti positive, protocolli dedicati e percorsi d’ingresso specifici, oltre che un reparto isolato con una sala visita, una sala di monitoraggi, una sala travaglio e parto, una sala operatoria e stanze di degenza.
“Al momento abbiamo dato la disponibilità a ricoverare tra le 4 e le 6 pazienti. Fatte salve le misure di isolamento e protezione – prosegue Beretta – se la situazione al momento del travaglio o del parto non è grave e i sintomi sono lievi o assenti, la paziente potrà partorire normalmente e allattare il proprio bambino. La mamma dovrà indossare la mascherina e osservare una scrupolosa igiene delle mani ma il neonato potrà restare in camera con lei”.
Al momento della nascita, al neonato verrà effettuato il test per il Coronavirus e successivamente ripetuto, anche se il rischio di trasmissione verticale (dalla mamma al bambino), secondo quanto riportato dagli studi scientifici, sembra essere un evento altamente improbabile.