Ricorso in Cassazione respinto e condanna definitiva per l’ex sindaco di Valsolda Giuseppe Farina e il suo socio di studio Silvio Lamberti, che nelle prossime ore potrebbero tornare in carcere. Entrambi avevano scelto il patteggiamento per la vicenda del presunto sistema di corruzione legato alle pratiche edilizie nel paese. Il Comune era stato risarcito in via provvisionale con 30mila euro.
Il 30 gennaio scorso il giudice dell’udienza preliminare, Carlo Cecchetti ha messo nero su bianco la condanna per i due. Giuseppe Farina, ex primo cittadino ha patteggiato 3 anni e 6 mesi, mentre il suo socio di studio, Silvio Lamberti, ha patteggiato 3 anni e 4 mesi. Il giudice li aveva ritenuti colpevoli e aveva anche aumentato la pena rispetto alla richiesta dell’accusa, con il pubblico ministero Pasquale Addesso che aveva chiesto 2 anni e 8 mesi. Con il patteggiamento, d’ufficio era scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’ex sindaco e il suo socio, tramite i legali si erano poi rivolti alla Cassazione, sollevando dubbi su profili di legittimità, in particolare sulla possibile applicazione della cosiddetta legge “spazzacorrotti” e sull’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il ricorso è stato però rigettato dalla Suprema Corte e Lamberti e Farina nei prossimi giorni potrebbero tornare in carcere.
Non nasconde la delusione per la decisione della Cassazione l’avvocato Alfredo di Francesco, legale difensore di Silvio Lamberti. “Stiamo già valutando come procedere alla luce della decisione della Cassazione soprattutto per capire come evitare il carcere, che non riteniamo sarebbe un provvedimento giusto alla luce dell’intera vicenda e della situazione attuale”.