Il cadavere della vittima era stato ritrovato nei boschi del Cornizzolo nell’aprile del 2017. Ieri, in tarda serata, dopo costanti e incessanti contatti con l’autorità giudiziaria tedesca ed in collaborazione con l’Interpol, è stato estradato un albanese di 42 anni che era stato arrestato in Germania per reati legati al traffico di droga. E’ accusato, insieme con un connazionale già arrestato nel giugno di quest’anno, di aver concorso nell’omicidio del 42enne Besnik Metaj, anche’egli albanese.
Il rientro in Italia dell’arrestato rappresenta la conclusione dell’attività d’indagine condotta negli anni dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Como fin dal giorno del ritrovamento del corpo. Corpo che la mattina del 2 aprile 2017, in località Pozzolone di Eupilio, nel corso della pulizia del bosco a lato di via Cornizzolo (la strada che porta in cima al monte), era stato scoperto parzialmente sepolto. Sul posto erano arrivati i militari del Reparto Operativo di Como. I rilievi e le operazioni successive avevano permesso di estrarre un cadavere di sesso maschile, completamente nudo e in avanzato stato di decomposizione, che presentava dei fori di arma da fuoco in testa. “Una esecuzione” secondo i carabinieri.
L’autopsia aveva permesso di accertare come la morte dell’uomo risalisse ad alcune settimane prima e la causa fosse da imputarsi proprio ai tre colpi di pistola sparati a bruciapelo in testa. Gli accertamenti dattiloscopici sulle dita consentirono la sua identificazione e l’inizio delle indagini che hanno poi permesso di risalire ai due albanesi, uno già arrestato lo scorso giugno. La scomparsa della vittima, era stata denunciata alla Stazione Carabinieri di Vittorio Veneto (Treviso) il 29 marzo 2017, dal fratello, che non ne aveva più notizie dal 5 marzo 2017.
I militari si indirizzarono fin da subito nell’ambiente della criminalità organizzata dedita al traffico di stupefacenti, anche perchè la zona in cui è stato scoperto il corpo senza vita è considerata territorio sul quale gravitano interessi riferibili anche all’ndrangheta. Da quanto è emerso Metaj è stato ucciso e sepolto nel bosco per aver chiesto a uno dei due connazionali un pagamento dovuto, una mancata riscossione per la cessione di ingenti quantitativi di droga cocaina e marijuana provenienti dall’Albania e sequestrati dalla squadra Mobile di Treviso. Le indagini hanno permesso di appurare il legame tra gruppi criminali albanesi tra Veneto e Lombardia