Da Saint Moritz a Como, viaggiando su tre treni e un taxi, pur essendo positivo al Covid, probabilmente alla variante inglese. Sono intervenuti i carabinieri dopo la segnalazione del rientro dalla Svizzera alla provincia lariana di un 30enno comasco che lavora come cameriere in un hotel elvetico nella zona di Saint Moritz. La rinomata località, nei giorni scorsi è finita sotto i riflettori proprio per un focolaio Covid che ha coinvolto anche due strutture ricettive e ha reso necessaria una rigida quarantena e restrizioni ad hoc.
Il cameriere comasco, nonostante la situazione e con un tampone positivo si sarebbe messo in viaggio verso casa. Terminati gli accertamenti effettuati in collaborazione con l’Ats Insubria, i carabinieri della compagnia di Como hanno denunciato il cameriere per aver messo a rischio la salute pubblica, come previsto dall’articolo 260 del Regio Decreto del 1934 in materia sanitaria.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il 30enne è partito ieri da Saint Moritz e ha viaggiato a bordo di tre treni, prendendo poi anche un taxi. I carabinieri lo hanno denunciato avendo potenzialmente messo a rischio di contagio gli altri passeggeri.
La segnalazione è arrivata direttamente dal territorio elvetico ai carabinieri del comando provinciale di Como che hanno poi accertato la presenza dell’uomo in casa, dove era arrivato da pochi minuti. I militari dell’arma hanno quindi ricostruito i suoi spostamenti per permettere poi alle autorità sanitarie di valutare eventuali interventi per i contatti a rischio.