L’obiettivo di vaccinare contro l’influenza il 75% degli over 65 e delle categorie a rischio è fallito. Nel territorio dell’Ats Insubria, che comprende Como e Varese, poco più di una persona su due appartenenti a queste fasce ha effettivamente effettuato l’iniezione per prevenire quella che è sempre stata la patologia più diffusa nella stagione invernale, naturalmente prima della pandemia.
I dati non sono ancora definitivi e l’Ats Insubria fa sapere che la campagna, vista la situazione anomala di quest’anno, proseguirà anche per tutto il mese di febbraio. Nonostante l’aumento delle vaccinazioni rispetto allo scorso anno, sembra ormai sfumato l’obiettivo del 75%.
“I dati sono parziali perché la campagna continuerà fino a fine febbraio – sottolinea Annalisa Donadini, dirigente di medicina di comunità dell’Ats Insubria – I virus influenzali stanno circolando poco. Il sistema di rilevamento Influnet ha indicato nell’ultima settimana un’incidenza di 1,4 casi ogni mille assistiti e su 2159 campioni analizzati non è stato accertato alcun caso di influenza. Lo scorso anno avevamo raggiunto il picco proprio in questo periodo con 12,6 casi ogni mille assistiti. Per questo motivo possiamo ancora proseguire con la campagna”.
Alla fine di gennaio, Ats Insubria aveva somministrato 281mila dosi rispetto alle 210.891 dello scorso anno. “Per quanto riguarda gli over 65 – spiega Donadini – la copertura, che era del 51% lo scorso anno oggi è al 57%. I medici di medicina generale hanno effettuato la gran parte delle iniezioni, 226mila e 195mila sugli over 65”.
L’invito agli ultimi, eventuali ritardatari che volessero ancora vaccinarsi resta valido, ma il bilancio della campagna appare ormai segnato.