La società di gestione del Casinò di Campione si è attivata dopo aver ottenuto dal tribunale altri due mesi di tempo per salvare la casa da gioco. Il primo atto sarebbe la richiesta di autorizzazione a conferire l’incarico a due differenti studi per la predisposizione proprio della proposta di concordato.
Il preventivo di spesa per l’incarico, che deve essere proporzionale all’ammontare del risanamento previsto, dovrebbe essere di 730mila euro. L’istanza sarebbe già stata presentata ai commissari giudiziali nominati dal Tribunale di Como e sarebbe ora al vaglio della prima sezione civile di Como che dovrà esprimersi in merito.
Non ci sarebbero invece novità al momento su possibili enti o soggetti interessati a collaborare alla riapertura della casa da gioco, chiusa dal luglio del 2018, dopo la prima sentenza di fallimento poi annullata per vizi di forma.
E’ ancora difficile capire quali possano essere le reali possibilità di vedere ripartire il casinò. La certezza, al momento, sono i due mesi, fino al 19 aprile prossimo, concessi dal Tribunale di Como alla società di gestione della casa da gioco per presentare una proposta definitiva e completa di concordato e scongiurare il crack. La prossima udienza è fissata per il 3 maggio.