Il futuro del Casinò di Campione è in gran parte legato alla proposta definitiva di concordato che dovrebbe essere depositata dalla società di gestione della casa da gioco entro la scadenza dei termini concessi dal Tribunale di Como, fissata alla mezzanotte di oggi. Al momento non ci sono certezze sulla consegna e le prossime ore saranno decisive per avere qualche indicazione sulle prossime, possibili tappe.
Il Tribunale in composizione collegiale, a firma del presidente Ambrogio Ceron, del giudice relatore Marco Mancini e del giudice Annamaria Gigli, nel gennaio scorso aveva concesso ai gestori della casa da gioco ulteriori 90 giorni di tempo per definire un piano dettagliato e solido che possa scongiurare il fallimento. Già fissata anche la prossima udienza del procedimento bis per il fallimento, in programma il 3 maggio prossimo.
Il concordato
Il piano dovrebbe prevedere una riduzione del costo del lavoro, con un taglio anche dei dipendenti e delle retribuzioni rispetto al passato. Un’altra ipotesi sarebbe l’affidamento all’esterno di alcune delle attività non strettamente legate al gioco, come la ristorazione. Infine dovrebbe essere rivalutato il rapporto tra Casinò e Comune di Campione. Il municipio non ha mai nascosto l’obiettivo di vedere ripartire la casa da gioco, mentre la procura di Como insiste sull’istanza di fallimento.