Il sistema delle mura e delle torri di Como mostra con sempre maggior evidenza i segni del tempo e dell’incuria. E quanto successo nei giorni scorsi, a partire dalla pericolosa caduta di una pietra di poco meno di un chilo dalla Torre San Vitale, viene amaramente commentato dall’associazione Amici dei Musei di Como. “Queste grandi strutture appartengono alla vita dei cittadini perché rappresentano la storia della città – non a caso chiamata ‘murata’- testimonianza imponente del passato. – dicono – Nel contempo non possono essere vissute come si potrebbe a causa della cattiva manutenzione”.
Gli Amici dei Musei di Como evidenziano come con “periodicità si è parlato di gestione del verde, della natura che si impadronisce del costruito rischiando di lesionarlo se non viene controllata e limitata, ma spesso senza esito”. “Nel tratto da via Garibaldi alla torre Gattoni, – spiegano – oltre ad arbusti tra le pietre e a vegetazione sulla loro sommità, imponenti alberi sono stati piantumati nel viale vicini alle mura, talvolta a una distanza minore di un metro. Non si capisce quale recondito piano botanico sia stato adottato – denunciano – anche gli appassionati del verde comprendono che le radici negli anni tendono ad estendersi nel sottosuolo con una forza dirompente. Adesso in viale Varese abbiamo un bosco a ridosso delle mura con l’azzeramento della loro visibilità. Solo il lato sud con Porta Torre è stato liberato, degnamente illuminato e visibile ma anche qui l’ordinaria manutenzione latita. Quale molla emotiva deve scattare – si chiedono gli esponenti dell’associazione – perché si riesca a raggiungere la méta di un programma che assecondi l’ambizione di vivere gli spazi rappresentativi e storici della città non soltanto in riva al lago?».