Con il ritorno in zona gialla e di conseguenza con maggiore libertà negli spostamenti arrivano le prime segnalazioni di assembramenti pericolosi. I controlli non mancano e non si esclude un inasprimento in vista del prossimo weekend, il primo con le regole meno rigide. Istituzioni e autorità sono al lavoro e non abbassano la guardia. E’ in programma per giovedì una riunione del comitato provinciale ordine pubblico e sicurezza. “Stiamo valutando i vari scenari” ha commentato il sindaco di Como, Mario Landriscina.
“Siamo pronti a qualsiasi decisione verrà presa – aggiunge il comandante della Polizia Locale, Vincenzo Aiello – stiamo già monitorando i flussi scolastici, quindi ingressi e uscite, al fine di evitare assembramenti”. “I controlli – aggiunge – non devono essere vissuti come una vessazione ma devono essere visti come un atto di tutela nei confronti di tutti”.
Nessuna decisione è stata ancora presa, ma – come già avvenuto in passato – nei fine settimana potrebbero tornare i sensi unici pedonali o gli accessi contingentati in alcuni luoghi simbolo della città (come il lungolago) oppure ancora la chiusura come già accaduto per la diga foranea.
Le richieste dei consiglieri comunali
Si torna a guardare con attenzione ad alcune aree del centro. “Mi riferisco alle situazioni limite vissute ad esempio in piazza Volta” spiega il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Sergio De Santis. “Con l’arrivo della bella stagione e i limiti meno stringenti previsti dalla zona gialla – aggiunge – si impone una maggiore presenza delle forze di polizia, che fanno già tantissimo”.
“Ritengo che a prescindere dal colore in cui siamo si debba mantenere alto il livello di guardia – spiega il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti – L’amministrazione comunale dovrà intraprendere tutte le azioni necessarie affinché sul territorio comasco non si ripresenti un incremento dei contagi. Si deve intervenire localmente per monitorare e tutelare la sicurezza di tutti” conclude il consigliere pentastellato.