Nel 2020 la cultura comasca ha perso 630 addetti e il 5% delle imprese. È il risultato di un anno di restrizioni e chiusure imposte dalla pandemia di Coronavirus.
Limitazioni che hanno inciso pesantemente anche sul valore aggiunto generato dalla cultura, calato – tra Como e Lecco – di 127 milioni di euro nel 2020.
Sono numeri contenuti nella sintesi del rapporto sui dati delle imprese culturali elaborata dalla Camera di Commercio di Como e Lecco.
Nell’area lariana il valore aggiunto prodotto nel 2020 dal sistema culturale e creativo risulta pari a 1,2 miliardi di Euro, di cui quasi 770 milioni a Como. Rispetto al 2019, il calo è stato di oltre 127 milioni di euro. Da segnalare però anche alcune eccellenze: Como è in prima posizione nazionale per quota di valore aggiunto prodotto nel settore “editoria e stampa” e in seconda in “architettura e design”.
Il settore culturale a fine 2020 occupava in provincia di Como 14mila addetti, 630 in meno rispetto all’anno precedente. Nell’area lariana – Como e Lecco – a fine 2020 operavano 4.309 imprese culturali; nella sola provincia di Como, nell’anno della pandemia le imprese culturali sono diminuite del 5%.