Chiamate al numero di emergenza per malattie infettive dimezzate negli ultimi venti giorni, incidenza e ricoveri in calo, anche se in modo meno marcato. “Gli indicatori evidenziano come l’ondata pandemica sia in fase di esaurimento”, ha annunciato l’assessore al Welfare di regione Lombardia Letizia Moratti.
I numeri dell’ultimo fine settimana “inducono a un cauto ottimismo”, secondo un’analisi realizzata dalla direzione generale Welfare. Quattro i parametri esaminati.
I parametri
In primo luogo le chiamate ricevute dalla centrale per l’emergenza e urgenza Areu per malattie infettive, passate da 1.612 il 3 gennaio scorso a 886 il 23. L’incidenza ogni 100mila abitanti, dopo un picco di 2.755 il 10 gennaio scorso è scesa fino a 2.036. Sul fronte dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari, la discesa è iniziata il 21 dopo i 3.719 del giorno precedente. Meno netta la discesa nelle terapie intensive, dove ieri i malati erano 267 rispetto ai 276 di venerdì.
I numeri del Sant’Anna
I numeri comaschi sembrano confermare la tendenza regionale. Al Sant’Anna, il 17gennaio scorso i ricoverati erano 108, dei quali 12 in terapia intensiva e 22 con il casco. A questi si aggiungevano 32 malati al pronto soccorso. Oggi, i degenti sono 103, dei quali 8 in terapia intensiva e 14 con il casco. In attesa nei reparti di emergenza questa mattina risultavano 18 malati.
Il commento dell’assessore
“Questa situazione – commenta Letizia Moratti – da un lato mette in luce la stabilizzazione della curva pandemica e dall’altro conferma l’efficacia organizzativa messa in campo dalla sanità lombarda”. “Il rallentamento della curva epidemiologica, accelerata nelle scorse settimane dalla variante Omicron – conclude Moratti – è anche frutto della massiccia campagna vaccinale. La Lombardia ha superato il 90% delle adesioni tra la popolazione vaccinabile over 5 anni, che salgono al 97% se si considerano solo gli anziani over 60, e al 94% se invece si considerano gli over 12 escludendo i bambini 5/11 anni”.