“La riforma sanitaria ha avuto il via libera del Governo ed entrerà in vigore nella sua pienezza normativa”. Lo ha annunciato in consiglio regionale la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.
“È la prima norma in Italia ad utilizzare i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha aggiunto Moratti – L’istruttoria del Governo è stata minuziosa, con quattro ministeri coinvolti. L’impianto è stato totalmente condiviso. Alcune osservazioni formulate riguardo imperfezioni formali o burocratiche non incidono sulla normale entrata in vigore della legge. Non dovrà tornare in aula”.
I punti fermi
Per Letizia Moratti e la giunta lombarda il Governo ha ritenuto condivisibili tutti i punti fermi che caratterizzano la riforma. In particolare: libertà di scelta; principio one healt; separazione delle funzioni di programmazione, acquisto e controllo da quelle di erogazione; equivalenza e integrazione tra pubblico e privato; assetto organizzativo con Ats e Asst.
Le case di comunità
“Tutte le strutture sanitarie dovranno rispondere ai bisogni di salute dei cittadini e non a logiche di budget – ha spigato Letizia Moratti – Abbiamo potenziato la medicina territoriale anche con strumenti per la transizione digitale, oltre ai servizi sanitari e sociosanitari a domicilio. E’ stato approvato definitivamente il sistema lombardo delle case di comunità, degli ospedali di comunità, delle centrali operative territoriali e dei Distretti afferenti al polo territoriale delle Asst oltre ai poliambulatori territoriali dei medici di medicina generale”.