Avrebbe dovuto tutelare gli interessi di un anziano comasco ricoverato in una casa di cura. In realtà, secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, l’avvocato nominato procuratore generale del 90enne avrebbe approfittato del suo incarico. Il professionista avrebbe sottratto decine di migliaia di euro al pensionato, utilizzando il denaro per spese personali.
Le indagini
Al termine delle indagini, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Como, comandato dal tenente colonnello Samuel Bolis, hanno sequestrato all’indagato 81mila euro. La cifra è pari alla somma che avrebbe sottratto illecitamente all’anziano. Il sequestro preventivo è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como.
Le spese illecite
Nel 2017, secondo quanto ricostruito dalla finanza, l’avvocato comasco, 48 anni, da amministratore di sostegno si è fatto nominare procuratore generale dell’anziano. Il professionista gestiva di fatto tutte le pratiche per conto del 90enne, senza dover rendere conto ad alcuno. Dopo la morte del pensionato, nel 2020, la sorella si è resa conto di alcune anomalie e ha sporto denuncia. Le indagini della guardia di finanza hanno portato ad accertare che l’avvocato avrebbe sottratto almeno 81mila euro alla vittima. Il professionista avrebbe utilizzato il denaro per sostenere spese personali, tramite bonifici e prelievi in contanti non giustificati.
Le accuse
Il professionista è accusato di appropriazione indebita. Contestate all’indagato anche le aggravanti di aver causato un danno economico rilevante a una persona ricoverata, approfittando dell’età avanzata della vittima e abusando della procura generale che gli era stata conferita.