Processo nel mese di aprile del prossimo anno per i commercialisti indagati per corruzione nell’ultimo filone dell’indagine della procura di Como sul cosiddetto “sistema Pennestrì”. L’inchiesta ruotava attorno a un presunto giro di tangenti a un funzionario dell’Agenzia delle Entrate per agevolare le patiche fiscali.
Ieri, il giudice dell’udienza preliminare di Como Carlo Cecchetti ha rinviato a giudizio venti indagati, in gran parte commercialisti comaschi, accusati a vario titolo di corruzione in atti d’ufficio e atti giudiziari. Avrebbero per l’accusa versato denaro a un funzionario dell’Agenzia delle Entrate per consulenze e atti in particolare legati a successioni. Le difese avevano chiesto il proscioglimento.