Al Teatro sociale di Como è stata presentata la Stagione Notte 2022-23. Stagione che entra a far parte delle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Plinio Il Vecchio. Il teatro dedica questa programmazione al famoso scrittore, ammiraglio e naturalista nato proprio a Como il 23 d.C. Il titolo è infatti tratto proprio da una sua citazione: “Natura est Vita”.
Sullo spunto di Plinio il Teatro Sociale si interroga sulla natura e sull’allarmante situazione attuale globale. Sarà un filo rosso che legherà alcuni spettacoli.
Come sempre apriranno il cartellone le Opere Liriche prodotte da OperaLombardia. A dare il via sarà il Don Giovanni di Mozart (il 29 settembre) per la regia di Mario Martone, ripresa da Raffaele di Florio e sotto la direzione del giovane maestro Riccardo Bisatti.
Per la stagione concertistica si alterneranno orchestre e solisti, tra giovani promesse (come Alexandra Dovgan si al pianoforte sulle musiche di Schubert, Schumann e Brahms ) e nomi noti, come nel caso del grande ritorno il 9 marzo di Enrico Melozzi, questa volta come Direttore dell’Orchestra Notturna Clandestina. Nomi importanti anche per la danza che chiuderà anche l’anno sulle punte con Il 31 dicembre i balletti classici ottocenteschi. Il 2022 il sipario si chiuderà dopo il Lago dei Cigni, e il Russian Classical Ballet. Per quanto riguarda invece la prosa si comincia con Shakespeare e la versione di Andrea Chiodi di Sogno di una notte di mezza estate (24 e 25 novembre) con un cast di quattordici attori. Alcuni spettacoli in cartellone riprenderanno il tema della sostenibilità, nelle sue varie sfaccettature, sia ambientale che sociale, e parleranno di natura, di tecnologia, di difficoltà nel vivere oggi in questo mondo, ancora troppo poco attento all’ambiente.