Lite tra detenuti nel carcere del Bassone di Como, 28enne ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna. Il violento episodio è avvenuto nella tarda mattinata di oggi e la dinamica è ancora in fase di ricostruzione.
Stando alle prime informazioni, sarebbe scoppiata una lite che ha coinvolto alcuni detenuti nordafricani del Bassone. La discussione sarebbe iniziata negli spazi adibiti alle attività sportive, probabilmente all’aperto, all’esterno degli edifici del penitenziario. Il litigio sarebbe poi proseguito all’interno, negli spazi comuni fuori dalle celle. Dalle parole, alcuni detenuti sarebbero passati all’aggressione fisica.
La violenta aggressione
Una colluttazione violenta, che ha avuto conseguenze gravi per un 28enne nordafricano. Il detenuto sarebbe anche caduto dalle scale, riportando ferite e traumi seri. E’ stato richiesto l’intervento del personale sanitario. Dopo i primi soccorsi, l’uomo è stato trasportato all’ospedale Sant’Anna e ricoverato in rianimazione in condizioni gravi. Disposti gli accertamenti per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
La replica
Dura la replica dei sindacati della polizia penitenziaria dopo l’ennesimo episodio di violenza. “Stiamo ricordando il 205esimo anniversario della penitenziaria e si parla di rieducazione, di valore che la detenzione dovrebbe avere – sottolinea Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Unione sindacati polizia penitenziaria per la Lombardia – Ci troviamo invece ancora a dover gestire episodi di questo tipo, che mettono in serio pericolo la vita dei detenuti”. “Il problema – continua – è la solita e purtroppo ormai cronica inadeguatezza degli organici della polizia penitenziaria. Organici completi e corretti garantirebbero una maggiore sorveglianza in ogni zona del carcere”.
Nel carcere del Bassone, secondo i dati più aggiornati del dipartimento carcerario, la carenza del personale è del 20%. “E’ necessario intervenire per garantire organici adeguati – aggiunge Madonia -. Spesso inoltre data la situazione i detenuti hanno meno attività organizzate e anche questo influisce negativamente perché, con più tempo libero, c’è maggiore rischio che si verifichino problemi”.