Gas in Svizzera attraverso l’Italia: il Canton Ticino inizia a temere problemi nell’approvvigionamento. Timori che le Aziende Industriali di Lugano hanno già comunicato al Consiglio federale.
La Ail Sa è una società per azioni che opera nella distribuzione di acqua, gas ed energia elettrica. Sul sito dell’azienda viene riportata la comunicazione al Consiglio Federale. La società spiega di aver ottemperato agli obblighi, “stoccando su territorio italiano il volume di gas richiestole e sottoscrivendo diritti d’opzione per la fornitura di volumi supplementari di gas non di provenienza russa, nel caso di limitazione o di interruzione dei flussi da questo Paese”.
Scorte che, tuttavia, potrebbero non essere disponibili qualora il gas in Italia iniziasse a scarseggiare. “La possibilità di usufruire effettivamente di questi volumi di gas – spiegano infatti le Aziende Industriali di Lugano – è però dipendente dalla disponibilità dell’Italia di continuare a lasciarli transitare verso il nostro Paese anche nel caso di grave penuria su suolo italiano”.
La società ha informato della questione anche il Consiglio di Stato del Cantone Ticino e la Deputazione Ticinese alle Camere federali. E ricorda che “la rete del gas ticinese è collegata ed esclusivamente alimentata dall’Italia”. Nessun allaccio quindi con il resto della Svizzera, che invece viene alimentato da Francia, Germania e Austria.