Si è avvalso della facoltà di non rispondere e resta in carcere il 41enne pakistano arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna di 58 anni, senza fissa dimora di nazionalità bulgara, nella notte tra sabato e domenica.
Questa mattina il giudice per le indagini preliminari di Como, Carlo Cecchetti, si è recato al Bassone per l’interrogatorio. L’uomo di fronte al gip ha però scelto di rimanere in silenzio. Intanto la donna aggredita, resta ricoverata all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia dove nelle prossime ore verrà sottoposta a un intervento chirurgico per ridurre la fattura al braccio causata sempre dal pestaggio.
Calci, pugni, bottigliate in testa, oltre alla violenza sessuale. Il tutto a due passi dal tribunale cittadino, dentro una cabina telefonica. Un’escalation di violenza ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del palazzo di giustizia. Video acquisiti dai carabinieri di Como.
Le urla della donna hanno fatto scattare la richiesta di aiuto da parte di due ragazze. Anche se – in base a quanto emergerebbe dalle immagini – prima di loro altre persone sarebbero passate nei paraggi senza tuttavia accorgersi dei drammatici fatti. All’arrivo dei soccorsi l’aggressore era scappato, ma è stato rintracciato poco dopo in stato confusionale in viale Varese. Aveva gli abiti sporchi di sangue. Così come la 58enne. I due – da quanto ad una prima ricostruzione – non si conoscevano prima di sabato. Avrebbero iniziato a bere qualche birra insieme, poi sembra che lei abbia voluto fermarsi e da lì sarebbe scaturita l’aggressione.