Svolta Civica contro il sindaco Rapinese. “La dialettica, se rientra nel perimetro della correttezza, rappresenta l’essenza della democrazia. In questi mesi abbiamo assistito a episodi che vanno nella direzione opposta”. A parlare, ieri sera in consiglio comunale a Como durante le dichiarazioni preliminari, è stato Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica. Il riferimento è ad alcune dichiarazioni del sindaco Alessandro Rapinese.
Nei mesi scorsi alcune affermazioni sulla Barbagia e il tema dell’immigrazione avevano fatto il giro d’Italia. In tempi recenti, stessa eco mediatica dopo le parole utilizzate per commentare la pagina Facebook “RapiGoverno” creata dopo le elezioni per criticare l’operato dell’attuale primo cittadino. Uno spazio misto tra satira e opposizione, i cui promotori sono fino ad ora rimasti nell’anonimato. Proprio questo elemento ha irritato il sindaco che – con un video postato su Facebook – si è rivolto direttamente e con parole molto pesanti agli anonimi amministratori della pagina, arrivando a menzionare le Brigate Rosse.
Svolta Civica: “Usi modalità espressive adeguate”
“Ogni ruolo di responsabilità, soprattutto se pubblico, comporta confronti dialettici duri e aspre polemiche”. Ha detto Nessi in aula. “Capita quindi che il sindaco, per il ruolo rivestito, venga coinvolto in dibattiti di interesse pubblico particolarmente divisivi o venga fatto oggetto di critiche e perfino di satira. Il ruolo da lui svolto lo obbliga, però, al rispetto delle buone regole, dell’educazione, del buon gusto e della misura”.
Il capogruppo di Svolta Civica sollecita quindi “modalità espressive adeguate al ruolo visto che rappresenta la cittadinanza”. Poi riferendosi ancora al sindaco ha parlato di “un lessico fatto di intimidazioni e minacce”. Infine ha voltato lo sguardo alla maggioranza e alla giunta. “Non hanno preso le distanze”.