Raffreddore, febbre, mal di testa e mal di gola. L’influenza stagionale in due mesi in Lombardia ha colpito circa 900.000 persone, la maggior parte bambini. “Data l’epidemia influenzale qualche medicina – conferma il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Como Giuseppe De Filippis – inizia a scarseggiare”.
In particolare quelle a base di ibuprofene. Già ad agosto di quest’anno, una delle più comuni era stata inserito dall’Agenzia Italiana del Farmaco nella lista ufficiale dei farmaci carenti sul territorio italiano. Tra le cause: l’incremento delle richieste durante la pandemia di Covid-19 e la crisi della catena distributiva legata alla difficile disponibilità delle materie prime necessarie per la realizzazione del confezionamento del prodotto.
“ A Como il problema non è diffuso in modo omogeneo ma a macchia di leopardo, in quanto ci sono farmacie che hanno stock di prodotti specifici e quindi in numero sufficiente a rispondere alla domanda” spiega ancora De Filippis. Secondo il presidente cosa è invece comune è assistere alla mancanza di alcuni “dosaggi specifici”. In questo caso, “sarà la vasta varietà di forme presenti in commercio (compresse, sciroppi, bustine) che verosimilmente aiuterò a sopperire ai bisogni dei cittadini”. “Ci sono poi anche i medicinali generici” ricorda De Filippis invitando le persone a considerare la funzione del principio attivo dei farmaci. In merito al picco influenzale rassicura: “Ad oggi non vedo una situazione allarmante ma consiglio comunque la vaccinazione”.