Le analisi dei primi tamponi positivi di pazienti provenienti dalla Cina e atterrati a Malpensa non hanno evidenziato nuove varianti. Dati confortanti, che non bastano comunque a far calare l’allerta sul rischio di una possibile nuova ondata di contagi legata alla situazione nella terra del dragone. Un allarme che arriva proprio mentre la situazione sul territorio comasco si conferma invece incoraggiante. I dati dell’Ats Insubria evidenziano infatti contagi più che dimezzati nelle ultime quattro settimane.
Le misure
Il ministero della Salute ha imposto il tampone obbligatorio per tutte le persone in arrivo dalla Cina. In Lombardia, l’Asst Sette Laghi analizza i tamponi positivi per accertare il tipo di variante. “L’esito del sequenziamento dei primi 15 tamponi effettuati ai passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa ci rassicura – sottolinea il presidente della Regione Attilio Fontana – Sono state riscontrate solo sottovarianti di Omicron già presenti sul territorio italiano e da cui siamo protetti. Continueremo comunque a sequenziare i tamponi positivi per confermare i primi risultati”.
Il presidente Fontana
“C’è stata un’azione coordinata tra Regione e Governo nazionale e in breve tempo si sono adottati provvedimenti che ci hanno consentito di avere un primo quadro di quanto sta accadendo nel paese asiatico – aggiunge Fontana – Ringrazio anche il premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini per essersi fatti già portavoce in Europa della richiesta di un coordinamento a livello europeo, perché è chiaro che controllare solo i voli diretti e non quelli che fanno scalo, sia un’azione incompleta”.
L’assessore Bertolaso
“Il messaggio per tutti – aggiunge l’assessore al Welfare Guido Bertolaso – in particolare per i più fragili è vaccinarsi perché i vaccini di oggi, Omicron 4 e 5, sono proprio mirati verso queste varianti”.
La situazione a Como
L’allarme per il rischio di nuove ondate arriva mentre i numeri del monitoraggio dell’Ats Insubria sono confortanti. “L’analisi dei dati mostra ancora ben evidente una progressiva riduzione del contagio – sottolinea L’Ats – Nel giro di 4 settimane il numero di nuovi casi si è più che dimezzato. Si conferma ancora una volta l’osservazione che le fasce di età più giovani appaiono assai poco suscettibili all’infezione”.