“Pronti con gli ospedali aperti anche nel fine settimana e con un centro unico di prenotazione. Regione Lombardia è assolutamente d’accordo e in linea con il decreto legge sulle liste d’attesa”. A dirlo è Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare. Mercoledì l’approvazione del testo in Consiglio dei ministri per cercare di riorganizzare il sistema sanitario. Tra le principali novità, oltre al Cup unico, anche visite ed esami nel weekend, un monitoraggio sulle liste d’attesa affidato all’Agenas, un ispettorato di controllo sull’assistenza sanitaria, e un aumento delle tariffe orario per il personale sanitario.
“Ci ritroviamo in moltissime di quelle che sono ora le disposizioni nazionali” ha affermato Bertolaso, ricordando l’impegno di Regione Lombardia nella lotta alla riduzione alle liste d’attesa con lo stanziamento, già ad aprile, di oltre 61 milioni di euro. L’obiettivo è di garantire oltre 7 milioni di prestazioni entro dicembre 2024 e 1 milione di prestazioni in più rispetto all’anno 2023.
Il Cup unico
Il progetto di un centro unico di prenotazione, di cui ora si parla sul piano nazionale, era stato già avviato nel 2023 in Regione Lombardia. L’attivazione è via via slittata in avanti, ma al momento si prevede che entro la fine del 2024 il Cup sarà attivo in otto enti sanitari pubblici e in due privati.
Ospedali aperti anche nel weekend
Nei piani di Regione anche le aperture straordinarie degli ambulatori. Tutti gli enti pubblici lombardi hanno aderito e saranno attivi per visite ed esami durante la settimana anche dalle 16 alle 20 e in più anche il sabato. L’apertura di prenotazioni aggiuntive riguarderà soprattutto Radiologia, Cardiologia, Neurologia, Endoscopia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia e Oculistica.
Le altre azioni di Regione per ridurre le liste d’attesa
Per ridurre le liste d’attesa è anche necessario abbattere il no-show, ossia la mancata presentazione alle visite. Fenomeno purtroppo molto diffuso. “In questi anni Regione sta realizzando azioni di remind, ricordando gli appuntamenti – ha spiegato l’assessore al Welfare – mentre posti specifici sono stati vincolati per la presa in carico dei pazienti cronici”.
Azioni che – a detta di Regione – stanno già portando qualche effetto. “Nel mese di aprile rispetto al 2023 – ricordano da Palazzo Lombardia – la produzione ambulatoriale legata alle prestazioni è aumentata dell’11% sia nel pubblico che nel privato. E nel 2024 – aggiungono – il rispetto dei tempi d’attesa è dell’81%”.
Era ora che si intervenisse su questo problema. Le Le liste d’attesa per i vari esami sono diventate un problema non risolvibile anche se esiste una legge.come dicono i media nazionali,da parecchi anni, che non veniva applicata: prolungare i turni di sabato e di domenica in caso di necessità. Grazie per l’intervento governativo, purché’ di applichi subito. Grazie
Dove trovano il personale che ad oggi manca anche x la routine giornaliera della settimana, soprattutto trovare personale qualificato e non con diploma fasulli senza tirocinio
Non è possibile credere,a quanto sopra descritto,per una visita oculista ho appuntamento a dicembre clinica Sant’Anna BS, ospedale civili Brescia l’attesa è maggiore
Questi fenomeni si dimenticano sempre che x far funzionare le cose serve il personale che non c’è.