A pochi mesi dalla loro elezione, a settembre, sono decaduti il presidente – Silvio Santambrogio – e il consiglio dello Yacht Club Como. Per disaccordi interni si sono infatti dimessi quattro consiglieri e il tesoriere, una mossa che ha quindi portato automaticamente alla caduta dei vertici del sodalizio di viale Puecher.
La gestione è stata affidata al presidente del collegio dei probiviri, Niki D’Angelo, tra l’altro anche delegato del Coni provinciale. Le elezioni dovranno essere indette entro 45 giorni.
Al di là delle posizioni e delle motivazioni certo non una bella situazione e tantomeno una bella figura per quella che è, o dovrebbe essere, una società di riferimento del territorio.
Niki D’Angelo dovrà garantire l’ordinaria amministrazione fino a che non subentrerà il nuovo governo del club di motonautica e vela.
Non mancano comunque – nel presente e nel futuro – una serie di problematiche da risolvere. Si parla anche di accertamenti di carattere fiscale di un certo rilievo. Nel mirino la prevalenza, rispetto a quella sportiva, di attività di carattere commerciale che è stata sviluppata negli ultimi anni.
Unica manifestazione sportiva che è stata proposta, la Centomiglia del Lario.
Una serie di aspetti che hanno contribuito a far aumentare la situazione di tensione tra il presidente e consiglieri legati alla precedente gestione, che sono sfociati nelle dimissioni che poi hanno portato al commissariamento della società.