“Avevo appuntamento con un’amica a Giussano. Sono arrivata, sono scesa dall’auto e mi sono trovata davanti Said. Gli ho chiesto cosa ci facesse lì, che non poteva avvicinarsi. Mi ha detto: io so sempre dove sei. Poi mi ha fatta salire in macchina”.
Comincia così il racconto dell’orrore della 24enne comasca aggredita e ferita ieri in un parcheggio a Giussano. L’ex fidanzato, il 26enne Said Cerrah, fermato poche ore dopo dai carabinieri, è stato accusato di tentato omicidio ed è in carcere a Pavia in attesa dell’interrogatorio. Era già agli arresti domiciliari per stalking e lesioni dopo che un anno fa, a Erba, aveva aggredito la ragazza gettandole addosso acido muriatico.
La 24enne accoltellata è ricoverata al San Gerardo di Monza e fortunatamente non è in pericolo di vita. Il legale che l’assiste, Daniela Danieli, si fa portavoce del racconto della ragazza. “E’ frastornata, la ferita le fa male e ha giramenti di testa ma per quello che ha passato tutto sommato sta bene – premette – E’ piena di rabbia. Ha sempre cercato di sopportare. Voleva solo che il ragazzo sparisse dalla sua vita, che non la cercasse più, che si dimenticasse di lei. C’è il processo in corso, sapeva che è ai domiciliari, non pensava certo di trovarselo davanti ieri”.
Prima di essere accoltellata, la 24enne sarebbe stata aggredita. “Mi ha picchiata e ha cercato di strangolarmi con il cavetto del telefono – ha raccontato la giovane – Ho provato a scappare. Ho bussato al vetro di un’altra auto ma il ragazzo a bordo era al telefono e non mi ha aiutata. Said mi ha raggiunta e mi ha colpita con il coltello. Ho provato a correre via ma sono caduta a terra. A quel punto l’uomo in auto è finalmente intervenuto e ha chiamato i carabinieri. Il mio ex è scappato e io ho chiamato i soccorsi”.
Cherrah è accusato di tentato omicidio. L’indagine è affidata ai carabinieri di Giussano e della compagnia di Seregno, che hanno effettuato i rilievi ieri, dopo la richiesta di aiuto della vittima. Agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Broni, nel Pavese, secondo le prime informazioni aveva ottenuto un permesso di uscire per una visita medica. Sarebbe però dovuto rimanere nella sua zona e comunque aveva il divieto non solo di avvicinarsi alla ex, ma anche di contattarla in qualsiasi modo. L’inchiesta al momento è nelle mani della procura di Pavia, che si occuperà dell’interrogatorio di convalida e dei primi passi formali e dovrebbe poi trasmettere gli atti a Monza. Il 26enne è già a processo a Como per stalking e lesioni per l’aggressione con l’acido del novembre scorso a Erba. A gennaio è attesa la sentenza.