“Una situazione sempre più esplosiva” quella del carcere Bassone di Como, al centro di un’interrogazione presentata questa mattina al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dalla capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Chiara Braga e dalla componente della Commissione Giustizia, Michela Di Biase. “Un’interrogazione per far sì che il ministro intervenga sulle condizioni di grave crisi che sta vivendo da mesi la Casa Circondariale di Como -spiega Braga – Il Bassone è, infatti, al limite del collasso: con un tasso di sovraffollamento che ha toccato il 200 per cento, il che significa che la popolazione carceraria è il doppio rispetto a quella che la struttura è in grado di contenere, il carcere di Como è il quarto istituto penale più affollato d’Italia”.
“A questo si aggiungono – spiega la capogruppo dem – il primo caso di suicidio avvenuto nell’aprile di quest’anno e i tentati suicidi evitati solo grazie al rapido intervento degli agenti, la carenza ormai cronica del personale penitenziario da anni sotto organico, costretto a turni massacranti, a gestire i sempre più frequenti momenti di tensione tra i detenuti, l’alta presenza di carcerati con problemi o disturbi psichiatrici provenienti anche dalle altre province vicine per la presenza, a Como, di servizi sanitari garantiti 24 ore su 24. Si comprenderà bene – sottolinea Braga – come la situazione del carcere comasco stia diventando ogni giorno più esplosiva”.
Le deputate Braga e Di Biase chiedono dunque che il ministro Nordio “si faccia carico con urgenza delle problematicità presenti nelle carceri più affollate del Paese, tra le quali il Bassone di Como, dove non vengono garantite – spiegano – le minime condizioni di vita dignitose per i detenuti e dove gli agenti e il personale penitenziario non sono messi nelle condizioni basilari per svolgere il proprio lavoro”.