Archeologi al lavoro in via Somigliana a Como, nell’area individuata per il nuovo centro unico di cottura. Con una determina pubblicata all’Albo Pretorio il Comune fa sapere che la Soprintendenza ha chiesto che “vengano effettuati scavi preventivi a cura di personale specializzato in ricerche archeologiche (con l’assistenza della stessa Soprintendenza) in corrispondenza degli scavi e movimenti terra previsti”. Tradotto: si vuole verificare prima di arrivare alla progettazione definitiva che nel sottosuolo non vi siano reperti di valore. Si parla, dunque, di “trincee archeologiche preventive”. L’incarico è stato assegnato ed è stata definita la spesa, circa 4.500 euro.
Il punto unico di cottura produrrà un minimo di 5mila pasti al giorno e dovrebbe servire i refettori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, degli asili nido e dei centri diurni disabili della città. L’area interessata, come detto, è quella di via Somigliana, sulla quale nei mesi scorsi la giunta cittadina aveva chiesto di avviare una verifica di fattibilità complessiva in un edificio comunale in un’area di 5mila metri quadrati al momento sottoutilizzata.