Variante della Tremezzina, il Collegio Consultivo Tecnico, chiamato a dirimere la questione degli extracosti legati allo smaltimento del materiale di scavo contaminato, ha completato il 3 dicembre scorso l’analisi istruttoria. La determina finale è attesa entro la fine dell’anno e consentirà ad Anas di avviare la perizia di variante (per la quale ci vorrà almeno un mese) necessaria a modificare il contratto e a garantire la piena ripresa dei lavori agli svincoli di Griante e Colonno.
E’ quanto è emerso nell’incontro odierno in prefettura per l’aggiornamento sullo stato dei lavori della maxi opera da 400milioni di euro. La riunione ha visto presenti la struttura territoriale di Anas Lombardia e i rappresentanti del territorio assieme al prefetto, Corrado Conforto Galli e al presidente della provincia Fiorenzo Bongiasca, i sindaci dei comuni interessati e le forze dell’ordine.
Il Collegio Consultivo Tecnico è stato attivato per dirimere, come detto, la questione dell’aumento dei costi – punto di stallo tra Anas e Consorzio che si è aggiudicato i lavori – legati allo smaltimento del materiale di scavo. Resta da capire a quanto ammonterà la spesa, ancora non è noto, e che accordo si troverà tra le parti.
Per riepilogare, e rimanendo ottimisti, se il documento arrivasse entro dicembre, come ci si aspetta, e Anas si attivasse immediatamente con la perizia di variante che porterà a ridefinire il cronoprogramma, comunque si arriverebbe almeno a febbraio.