Undici imputati e una sola condanna per un presunto traffico di oro e contati tra Italia e Svizzera tra il 2015 e il 2017. L’indagine, condotta dalla guardia di finanza, aveva fatto emergere il presunto passaggio illecito di denaro, oltre che di metalli preziosi, che faceva capo a una banda di spalloni. Undici gli imputati, accusati a vario titolo di riciclaggio e contrabbando. Contestata in alcuni casi anche l’associazione per delinquere. L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Simona De Salvo, aveva chiesto la condanna di sette imputati a pene complessive di 30 anni e l’assoluzione di altri cinque.
Oggi la sentenza, con una sola condanna a 3 anni per un 64enne di Maslianico al quale viene contestata la reimportazione di valuta dalla Svizzera all’Italia. Prescritta in tutti i casi l’associazione a delinquere. Per gli altri dieci imputati, assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste.
“Siamo naturalmente soddisfatti – sottolineano due dei difensori, Walter Gatti e Giuseppe Sassi – Aspettiamo le motivazioni ma alla luce del verdetto è stata verosimilmente accolta pienamente la nostra tesi, anche sul riciclaggio. Per il contrabbando, non c’erano prove del passaggio della frontiera”. La valuta sequestrata nel corso delle indagini dovrebbe ora essere restituita.