La discussione sulla ristrutturazione dello stadio “Sinigaglia” , già molto accesa, punta ad allargarsi. E’ stata diffusa una lettera firmata da otto organizzazioni (Acli cittadine, Auser, Arci, Azione Cattolica cittadina, Caritas cittadina, Compagnia delle Opere, Centro Servizi Volontariato dell’Insubria, Legambiente) in cui si chiede al Comune un‘ assemblea cittadina.
“Confronti nel merito sono in atto a livello istituzionale, nei media e tra la gente, coinvolgono urbanisti e storici, ambientalisti, abitanti dell’area interessata, sportivi, commercianti e in genere tutti i cittadini appassionati al presente e al futuro della città” si legge nel documento. “La convocazione di una assemblea tematica cittadina sul tema, prevista dal ‘Regolamento delle pratiche partecipative’, – viene sottolineato – potrebbe rappresentare una possibilità”. Per questo nella lettera si chiede all’amministrazione di valutare di percorrere questa strada.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma cosa c’entrano le associazioni citate nell’articolo (Acli cittadine, Auser, Arci, Azione Cattolica cittadina, Caritas cittadina, Compagnia delle Opere, Centro Servizi Volontariato dell’Insubria, Legambiente) con la ristrutturazione di un impianto nato e destinato all’impiego sportivo.
Si vuole per caso riconvertirlo ad altro utilizzo (ipotesi tra l’altro impossibile dato l’esistente vincolo)?
E poi, dov’erano le citate associazioni quando il Sinigaglia stava cadendo a pezzi? Non ricordo nemmeno convocazioni di assemblee tematiche, dibattiti televisivi e interventi mediatici di famosi professionisti con illustri pedigree.
Ma non sarà, dico così, per caso, che per una volta tanto che in questa città si smuove qualcosa per libera iniziativa privata e con beneficio pubblico, si debbano alzare scudi e barricate in puro stile gattopardesco?
Tanto, cosa vuoi che possa importare a codeste menti raffinate, della passione e dell’amore di un intero popolo per la propria città, ancorché dimostrato per mezzo di una squadra di calcio.
Taci, popolo bue, lavora e pensa a pagare le tasse!!!
Ogni cittadino, individualmente od in associazione, ha il diritto di esprimere la propria opinione su fatti ed artefatti che riguardano il territorio in cui vive. Se non si è espresso ieri, lo potrà fare oggi, domani, e sempre. Se il suo intervento, seppur tardivo, riuscirà, comunque, ad evitare scelte sbagliate, magari per smania di protagonismo od interesse da parte di qualcuno, tanto meglio!