Nuova puntata della battaglia (a distanza) tra Italia e Svizzera. Mentre in redazione arrivano scatti che immortalano supercar con targa straniera parcheggiate (si fa per dire) nel cuore di Como, con svizzeri in piazza Cavour e tedeschi sul marciapiede in viale Geno, da oltreconfine arrivano altri scatti che mostrano – invece – targhe azzurre in sosta selvaggia o nel bel mezzo di manovre azzedate.
Soltanto una settimana fa Lorenzo Quadri, deputato della Lega dei Ticinesi, aveva segnalato alcune auto italiane posteggiate in modo irregolare nel comune di Ligornetto. E anche nel secondo fine settimana di marzo il deputato svizzero ha condiviso sui suoi social prima la foto di due auto italiane parcheggiate una dietro l’altra, nonostante il parcheggio fosse uno solo, poi lo scatto di un altro veicolo con targa azzurra mentre fa inversione sul Lungolago di Lugano.
“Due parcheggi italici “al prezzo di uno”. Invadendo senza remore il marciapiede, ma cosa volete che sia… Tanto la prima macchina è corta, perché non tentare?”, scrive Quadri.

“Sul Lungolago di Lugano: inversione di marcia azzurra”, ha scritto invece a corredo del secondo scatto.

Cari svizzeri, non rompete le balle, fate le multe e basta, c’è bisogno di segnalare quelle 3 / 4 macchine che infrangono il codice stradale? In Italia dovremmo fare segnalazioni ogni minuto.
Adriano, non è tanto una questione di segnalare 3/4 macchine (le assicuro, ci lavoro) che sono molte di più e ne commettono di infrazioni…. mancate precedenze alle rotonde, velocità ecc ecc. ma il problema è da entrambe le parti.
Quello che si dovrebbe smettere di fare da subito è continuare a fare segnalazioni da entrambe le parti e come dice lei, se infrangi le regole prendi la multa, taci, paghi e avanti senza polemiche ecc ecc. che tanto non servono a nulla, se hai torto hai torto.
Saluti