Un boato poco prima delle 11 dentro la galleria principale “Comacina”, a Colonno. È l’ennesima ripartenza per la variante della Tremezzina, ma questa volta si spera senza più interruzioni. Era il 21 febbraio quando il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, aveva parlato di “riattivazione del cantiere con l’obiettivo di riprendere gli scavi in galleria in una decina di giorni”. In realtà, è passato oltre un mese, ma qualcosa finalmente si muove.
Se qualche giorno fa si era parlato di una ripartenza non prima di maggio, ora tutto è cambiato, o almeno così sperano residenti e amministratori locali. Adesso però è il momento di vedere il bicchiere mezzo pieno. La macchina perforatrice schierata davanti alla parete di roccia all’interno della galleria: è un venerdì da ricordare, che segna finalmente un nuovo inizio per il cantiere della variante delle Tremezzina. Qui, dopo mesi, si torna a usare l’esplosivo per avanzare con lo scavo nel tunnel principale per circa 3/4 metri.
È la storia infinita della variante della Tremezzina. Una storia fatta di promesse, spesso non mantenute, ritardi e speranze che – tutto sommato – continuano a esserci. Un cantiere rimasto per troppo tempo praticamente immobile, ma ora forse si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Nelle prossime settimane, infatti, si attendono nuove “volate”, anche se non si conoscono ancora le date esatte degli interventi.
Variante della Tremezzina, fissata la prossima riunione
Intanto occhi puntati al prossimo 16 aprile, quando finalmente si terrà la nuova riunione tra il prefetto di Como Corrado Conforto Galli, il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, alcuni sindaci e Anas, ente proprietario della strada. L’auspicio è che, una volta per tutte, sia definito (e rispettato) un eventuale nuovo cronoprogramma, affinché questa maxi opera da oltre 400 milioni di euro possa essere completata quanto prima.
La ripresa dei lavori potrebbe intensificare il traffico sulla già congestionata Statale Regina e bisognerà imparare a convivere anche con i camion impegnati sul cantiere, come se la viabilità ordinaria non fosse già abbastanza caotica. Ma è un sacrificio che bisognerà pur essere disposti a fare.