Scontro aperto sui parapetti tra Comune di Como e Regione. Il campione delle barriere posato nei giorni scorsi sul lungolago ha scatenato critiche e dubbi per l’impatto visivo, al punto che da più parti è stato invocato un ripensamento complessivo del progetto. Ma se il Pirellone sembra pronto a valutare l’idea di rinunciare del tutto alle protezioni, il sindaco del capoluogo boccia senza appello l’ipotesi.
La Regione
L’assessore regionale all’Università e ricerca Alessandro Fermi apre all’idea di un lungolago senza barriere, sul modello di numerose altre città marittime e lacuali. Un’idea sostenuta anche dal collega di giunta Massimo Sertori, che ha partecipato al sopralluogo a Como sfociato nelle polemiche.
Il Comune
Netta e totale però la chiusura del sindaco Alessandro Rapinese, che definisce i parapetti “indispensabili per la sicurezza”. Secco no anche all’ipotesi di parapetti in vetro.
Il mondo è pieno di rive simili alle nostre e prive di parapetti.
Il sindaco evidentemente crede che i suoi concittadini siano dei minus habens, incapaci di camminare senza finire nel lago. Forse non ha tutti i torti, visto che lo abbiamo votato.