Scontro aperto sui parapetti tra Comune di Como e Regione. Il campione delle barriere posato nei giorni scorsi sul lungolago ha scatenato critiche e dubbi per l’impatto visivo, al punto che da più parti è stato invocato un ripensamento complessivo del progetto. Ma se il Pirellone sembra pronto a valutare l’idea di rinunciare del tutto alle protezioni, il sindaco del capoluogo boccia senza appello l’ipotesi.
La Regione
L’assessore regionale all’Università e ricerca Alessandro Fermi apre all’idea di un lungolago senza barriere, sul modello di numerose altre città marittime e lacuali. Un’idea sostenuta anche dal collega di giunta Massimo Sertori, che ha partecipato al sopralluogo a Como sfociato nelle polemiche.
Il Comune
Netta e totale però la chiusura del sindaco Alessandro Rapinese, che definisce i parapetti “indispensabili per la sicurezza”. Secco no anche all’ipotesi di parapetti in vetro.
Il mondo è pieno di rive simili alle nostre e prive di parapetti.
Il sindaco evidentemente crede che i suoi concittadini siano dei minus habens, incapaci di camminare senza finire nel lago. Forse non ha tutti i torti, visto che lo abbiamo votato.
Non sempre si ha la prontezza e la lucidità per evitare un possibile incidente anche grave. Non bisogna essere necessariamente troppo giovani, o troppo vecchi per sperimentare ciò. Basta una distrazione, un malessere, un’azione involontaria, compiuta anche da altri, e la tua vita può cambiare per sempre, o interrompersi, quando meno te lo aspetti. Sta alla sensibilità e consapevolezza di ciascuno di noi cercare di prevenire questi eventi negativi. Se è possibile adottare anche delle minimali misure preventive, adeguate al contesto di applicazione, è bene farlo. Per esempio, trovo sconsiderato, seppur esteticamente valido, in certa architettura abitativa moderna, proporre rampe di scale che conducono a zone notte soppalcate prive di alcun parapetto o corrimano. Nel cuore della notte una persona assonnata, approssimandosi alla scala, od al margine del soppalco, potrebbe, involontariamente, passare da un sonno notturno, al sonno eterno!