Passo in avanti nell’iter per la messa in sicurezza e la riapertura di via dei Patrioti a Civiglio, chiusa dopo la frana del 15 maggio 2024. Come attesta una determina pubblicata all’albo pretorio del Comune, si è chiusa la conferenza dei servizi con i pareri favorevoli di tutti gli enti coinvolti. Un passaggio utile ai fini della chiusura e della verifica del piano di fattibilità tecnico-economica.
La chiusura di via dei Patrioti, che collega la frazione di Como e la città, ha portato e continua a causare non pochi disagi ai residenti, in quanto gli spostamenti da oltre un anno risultano più lunghi e complicati.
Soltanto qualche giorno fa, tra gli abitanti della frazione era arrivato Capitan Ventosa, storico inviato del tg satirico “Striscia la notizia” (ne parlavamo qui). Dodici mesi dopo la frana, infatti, nonostante gli interventi del privato proprietario dell’area, i sopralluoghi e le riunioni tecniche da parte del Comune, che alla fine si occuperà dei lavori, il cantiere non è ancora partito.
“Si tratta di un iter molto complesso, – spiega il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – ma arriveremo alla fine. Si è conclusa la conferenza dei servizi, adesso inizia la parte burocratica in relazione alla realizzazione del progetto sulla base della conferenza, alla sua approvazione, al suo finanziamento, alla gara e alle opere. Rispetto al passato – continua Rapinese – questa volta mi auguro di mettere la parola fine alle problematiche di Civiglio, perché abbiamo coinvolto tutti i soggetti interessati e non ci sarà più come in passato la puntuale soluzione di una parte, lasciando tutto il resto così come è. Ci è voluto un po’ di tempo, ma sistemeremo tutto”.
L’obiettivo è partire con i lavori tra agosto e settembre. “Come è successo con la piscina e con altre opere che stanno registrando un po’ di ritardo – sottolinea il sindaco – l’importante è che il lavoro sia fatto bene e che duri. È dagli anni Settanta che Civiglio crea problemi. Con questo intervento, vogliamo risolvere non solo il problema del versante, ma anche quello della strada. È l’ultima volta che voglio chiuderla – conclude Rapinese – La sistemeremo tutta e poi non se ne parlerà più”.