“Un albero per il futuro – L’albero di Falcone” è l’iniziativa che ha unito i Comuni di Como e Cantù in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, nella quale il magistrato Giovanni Falcone venne ucciso dalla mafia assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’iniziativa di oggi, nata per rinnovare l’impegno nella diffusione della cultura della legalità e ricordare le vittime innocenti delle mafie, si è svolta al parco Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di Cantù. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, l’assessore regionale Alessandro Fermi, i consiglieri regionali Angelo Orsenigo e Marisa Cesana, l’assessore a Legalità, Trasparenza e Lotta alle Mafie del Comune di Como Alberto Fontana, il vicesindaco di Cantù Valeriano Maspero, il presidente e il direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie -Progetto San Francesco, Benedetto Madonia e Claudio Ramaccini, oltre a una rappresentanza dei sindaci del territorio e alle autorità.
“Mi piace pensare che Cantù e Como si uniscano a Palermo, Capaci e a tutte le altre piazze italiane che oggi valorizzano la memoria di Falcone e di tutti i grandi servitori dello Stato – è intervenuto Molteni – Si fa legalità contrastando il silenzio e l’indifferenza. Alla rassegnazione dobbiamo opporre la parola, la partecipazione, lo spirito di comunità. Dobbiamo essere custodi e testimoni dei valori alti che caratterizzano il nostro Paese”.
“Dobbiamo continuare a portare avanti i valori dei giudici Falcone e Borsellino. – ha detto Madonia nel suo intervento – E per farlo, è necessario guardare in profondità a un problema che, anche nel nostro territorio, resta presente e radicato. Occorre capire con onestà cosa possiamo e dobbiamo fare. Vogliamo dare un esempio ai nostri figli. Non solo oggi, perché è il 23 maggio. È solo affrontando insieme queste sfide, facendo squadra, costruendo reti vere, che possiamo dare continuità concreta a questo impegno”.
Durante la mattinata, il Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità di Verona ha consegnato ai comuni di Como e Cantù due talee del Ficus che cresce nei pressi della casa del giudice Giovanni Falcone, simbolo di memoria e impegno civile. Al termine, due studenti delle scuole presenti alla cerimonia – l’Enaip e l’Istituto comprensivo Cantù 1 – hanno piantato una piccola quercia intitolata al magistrato Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992.