Una pagina poco nota della storia della Resistenza italiana è stata riportata alla luce sabato 24 maggio alla Biblioteca comunale di Erba, in occasione della presentazione del libro Missionari nella Resistenza. Il contributo del Pime alla Liberazione (1943-1945), scritto da Ezio Meroni e pubblicato da In Dialogo. Al centro del volume, la figura di monsignor Aristide Pirovano e di tre suoi confratelli – Ferruccio Corti, Lido Mencarini e Mario Limonta – impegnati attivamente nella lotta clandestina durante l’occupazione nazifascista.
L’incontro, molto partecipato, è stato inserito nel ciclo di eventi per gli 80 anni della Liberazione e i 110 anni dalla nascita di padre Aristide, missionario erbese poi vescovo in Amazzonia. Meroni ha raccontato come questi religiosi, impossibilitati a partire per le missioni, si siano trovati in prima linea nella Resistenza: aiutando ebrei ed antifascisti a fuggire, sfamando i poveri, opponendosi al regime con intelligenza e fede, ma senza odio.
Padre Aristide, tra pericoli, arresti e interrogatori, seppe mantenere umanità e coraggio. Dopo la guerra, fu protagonista della ricostruzione spirituale e sociale in Brasile. “Un uomo di carisma e audacia – ha detto Meroni – che ha fatto della fede una forma attiva di liberazione”.
Un racconto potente che unisce storia, memoria e spiritualità, riscoprendo un volto della Resistenza spesso dimenticato: quello della Chiesa che agisce con fede e senza clamore.